giovedì 5 luglio 2012

Riflessioni sul corteo di sabato 30 giugno


Dopo aver letto il comunicato pubblicato oggi dal Coordinamento Fermare Green Hill, sul sito www.fermaregreenhill.net, relativo al corteo del 30 giugno scorso, abbiamo deciso di scrivere una breve nota per sottolineare alcune cose che ci sembrano doverose.
Prima di tutto esprimiamo  il nostro rammarico per l'annullamento del presidio permanente, essendo venuta meno l’autorizzazione della Questura a causa dei disordini occorsi a fine corteo. Peccato perché si trattava di un’ iniziativa che avevamo supportato da subito, visto che ci sembrava un'ottima occasione per confrontarci soprattutto  faccia a faccia con altre persone che come noi chiedono l'abolizione della vivisezione e la chiusura di Green Hill e magari per gettare le basi per la nascita di un gruppo coeso e in grado di pianificare anche altri obiettivi  importanti per il futuro. 
Tutto questo invece non è avvenuto perchè qualcuno, a nostro avviso troppe persone, hanno voluto fare di testa loro; hanno pensato di poter liberare i cani di Green Hill nonostante le indicazioni degli organizzatori e l’imponente spiegamento di forze dell’ordine. Mai si è visto un corteo così agitato e insofferente fin dalle prime battute; come ha sottolineato giustamente il Coordinamento, è stato interrotto bruscamente persino il discorso iniziale che era di fondamentale importanza per capire perchè si era lì! Questa, noi la interpretiamo come una assoluta mancanza di rispetto verso chi ha stanato Green Hill dall'anonimato e  ha aperto una finestra sulla vivisezione,  una realtà infernale che giorno dopo giorno mostra aspetti sempre più inquietanti. Mancanza di rispetto verso chi ha rilanciato la battaglia contro la vivisezione che troppo a lungo è stata snobbata e ignorata dalle grandi associazioni animaliste che invece avrebbero dovuto e potuto fare in questi anni molto di più , se solo lo avessero davvero voluto! Ora non vogliamo dilungarci perché il coordinamento è già stato più  che chiaro nel suo comunicato, ci teniamo solo a dire che il Comitato da sempre supporta e stima i ragazzi del Coordinamento per quello che hanno fatto finora con ottimi risultati. Inoltre vogliamo dare una risposta a  chi ci ha accusato in questi giorni di aver venduto magliette e lucrato sul corteo: per chi come noi non ha entrate, né donazioni, né appoggi da politici/partiti (essendoci ripromessi di non farci strumentalizzare da nessuno), né sponsor, né conti correnti né raccolte fondi  e si arrangia con le proprie forze, "vendere" le magliette o i libri è un modo per riuscire a portare avanti altri progetti, stampare il materiale informativo (che poi distribuiamo gratuitamente), proporre idee e pensieri attraverso testi difficilmente reperibili nelle comuni librerie (e che noi acquistiamo e poi rivendiamo a prezzo di copertina), organizzare conferenze scientifiche quando i fondi ce lo permettono. Tanto per fare un esempio pratico:  l'ultima  conferenza che abbiamo organizzato, il 3 febbraio 2012, con il Dott. Massimo Tettamanti (che molto generosamente non ha voluto nemmeno un centesimo così come il Dott. Stefano Cagno, già nostro gradito ospite l’anno scorso), ci è comunque costata circa 1000 euro ( 500 euro solo per l'affitto della sala, più la stampa dei manifesti, le affissioni e i volantini in formato A5).  Ma a noi va bene così e per diffondere le idee e consentire a più persone possibili di fruire di conferenze di altissimo livello,  l’ingresso, lo lasciamo sempre libero. Ebbene quella sera, nonostante la sala fosse gremita di gente,  abbiamo raccolto offerte per 160 euro. Ma siamo stati felici lo stesso e soprattutto orgogliosi di aver offerto dei contenuti alle persone! E appena possibile organizzeremo altri eventi del genere! Questo che cosa vuol dire? Che ci offende profondamente sentirci accusare di lucrare su quello che invece è il nostro sogno da realizzare! Non abbiamo nulla da recriminarci! Siamo un gruppo di volontari che crede in quello che fa! Restiamo nel nostro piccolo, fermi nel nostro intento che è quello di farvi comprendere e di  trasmettervi, quello che 2 anni fa ha cambiato la nostra vita. Green Hill deve chiudere senza alternative e la vivisezione deve essere abolita perché è dannosa e ostacola la vera scienza, quella che sa dare il giusto valore anche all’etica. Non esiste vero  progresso laddove la scienza procede con arroganza e prepotenza. Una ricerca scientifica sganciata dal rispetto per gli esseri viventi, per noi, vale molto meno di zero!


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