mercoledì 14 novembre 2012

13.11.2012 - Brescia - presidio davanti all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna


Oggi, 13.11.2012, si è svolto a Brescia un presidio informativo e di protesta per mantenere sempre alta l'attenzione su Green Hill organizzato dal Comitato Montichiari contro Green Hill. La nostra preoccupazione principale, a seguito degli ultimi avvenimenti, è che l'allevamento lager di Montichiari possa riprendere a "produrre" cavie. Noi siamo molto felici, come tutti del resto, che gli oltre 2600 beagles, prigionieri di GH, siano riusciti a salvarsi e ora si trovino al sicuro, intenti a vivere una vita degna di questo nome, ma lo scopo è impedire che altri cani nascano, vivano e vengano commercializzati presso i laboratori di mezza Europa. Combatteremo con tutte le nostre forze affinché questo incubo non si ripeta mai più.
Oggi siamo stati ricevuti dal Dott. Varisco e dalla Dott.ssa Ferrari dell'IZSLER (Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna) che ringraziamo per la disponibilità e per avere risposto alle nostre domande. Il confronto si è svolto serenamente e in modo serio da parte di entrambi i fronti. Preme sottolineare, per correttezza, l’importante precisazione su presunti controlli effettuati dall’ IZSLER all’interno di GH.
I dirigenti di Green Hill, nel tentativo patetico di denunciare un clima persecutorio nei confronti dell'azienda da parte degli "animalisti", quest'estate avevano sbandierato sulle testate giornalistiche locali, che i controlli all'interno dell'allevamento venivano fatti oltre che dall'ASL altresì da "esimi professori universitari per conto dell’Istituto Zooprofilattico di Brescia" (fonte:  giornale di brescia il 18 luglio 2012 http://www.giornaledibrescia.it/in-provincia/bassa/green-hill-sconcertati-da-clima-persecutorio-1.1285022)
Ebbene questa circostanza è stata categoricamente smentita dal Dott. Varisco e dalla Dott.ssa Ferrari dell'IZSLER. L’Istituto ha effettuato un unico sopralluogo, insieme agli agenti della Questura, il 23 gennaio scorso, su richiesta della Procura della Repubblica.
Questo dimostra ancora una volta la totale assenza di trasparenza da parte dell’azienda americana, pronta ad inventare di sana pianta dettagli che di veritiero hanno poco o niente pur di apparire "rassicurante" agli occhi dell’opinione pubblica. Peccato che oltre l’86% degli Italiani sia contrario alla vivisezione! Ed è contrario non per partito preso o perché è “di moda”, ma perché iniziamo finalmente a comprendere che un’altra scienza, più moderna, è possibile. Esistono i metodi sostitutivi e vanno incentivati. Piccoli segnali positivi li abbiamo avuti anche oggi. La Dott.ssa Ferrari, Responsabile del Centro di Referenza Nazionale per i metodi alternativi, benessere e Cura degli Animali da laboratorio dell’ IZSLER, ci ha confermato che un modesto finanziamento dal Ministero è arrivato e che piano piano alcuni importanti progetti basati su metodi sostitutivi sono stati avviati e altri lo saranno nei prossimi mesi.
Fiore all’occhiello del suddetto centro è la Biobanca il cui scopo è quello di raccogliere e catalogare materiali biologici di svariate tipologie da mettere a disposizione di enti e istituti al fine di evitare inutili esperimenti e quindi risparmiare la vita di moltissime cavie. Questo ci fa molto piacere e auspichiamo che in futuro si crei una rete a livello europeo e internazionale che consenta sempre più questo scambio e confronto “cruelty free” tra scienziati.
La Dott.ssa Ferrari ci ha assicurato che, negli ultimi anni, il numero di animali utilizzati all’interno dell’ IZSLER è andato progressivamente diminuendo anche se ha precisato che, secondo l’attuale stato delle conoscenze medico-scientifiche e della legislazione vigente, sarà quasi impossibile arrivare ad eliminare completamente la sperimentazione su cavie. 
Noi invece speriamo con tutto il cuore che le nuove generazioni di scienziati che l’Università sfornerà nei prossimi anni, abbiano il coraggio e la curiosità indispensabili per esplorare percorsi diversi da quelli triti e ritriti che da decenni si basano sempre e solo sulla crudeltà, secondo noi assolutamente non necessaria né indispensabile. E speriamo altresì che finalmente il Ministero incentivi seriamente e concretamente i metodi sostitutivi togliendo denaro ad esperimenti tanto inutili e crudeli quanto superati e privi di senso.La strada è ancora lunga e piena di ostacoli e difficoltà, ma procedere guardando avanti e migliorare in ogni campo del sapere, a cominciare dalla scienza, è un dovere morale imprescindibile per una società che si ritiene “civile”. Solo se scienza ed etica sapranno andare di pari passo completandosi a vicenda, si potrà parlare di progresso e si potranno ottenere risultati utili per tutti gli animali, a partire dall’Uomo.
(Sara Gerevini, portavoce del Comitato Montichiari contro Green Hill)






Per domande o richieste di informazioni è possibile scrivere una mail  a questo indirizzo: info@izsler.it

1 commento:

  1. vorrei fare una domanda..
    Non capisco perché, allora che da voi in Italia esiste l'obiezione di coscienza, i scientifici continuano a dire che non si puo fare a meno ? in tutte le Università hanno l'obligo di fare sapere agli studenti che hanno possibilità di rifiutare la vivisezione , vuole dire logicamente, che si puo diventare un ottimo scientifica senza torturare ..
    Mi sbaglio ?

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