domenica 25 maggio 2014

BRESCIA SEMINARIO CONFERENZA DR TETTAMANTI

24.05.2014
Si è svolto ieri sera a Brescia, l'incontro con il Dr Massimo Tettamanti su attivismo e recupero delle cavie da laboratorio, con conferenza finale sulla vivisezione. Un pubblico molto attento e preparato ha potuto approfondire queste tematiche sulle quali c'è sempre molto da imparare. Per poter combattere la vivisezione l'arma migliore è e rimane la conoscenza e la partecipazione in prima persona. 

I presenti, nella pausa tra il seminario e la conferenza, hanno potuto assaggiare e gustare diversi piatti dolci e salati del nostro buffet vegan. Cibo buono 2 volte perchè non contiene "ingredienti" come la crudeltà, la violenza, la sofferenza, la morte. Noi crediamo con sincerità in un mondo fatto di rispetto, pace e amore verso tutti. Come disse il padre della non violenza, Gandhi, "Il prossimo è tutto ciò che vive".

Ringraziamo Giovanni Bertoni e tutto il gruppo di Veg Revolution presente alla serata con cui è sempre un piacere collaborare per l'intervento e l'omaggio bio-vegan-kmzero gentilmente offerto al dott. Tettamanti: una cassetta di prodotti della madre Terra.
E naturalmente un grazie di cuore a tutte le persone presenti alla serata che con impegno condividono con noi questa battaglia di civiltà.

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Quattro anni fa nasceva il nostro gruppo spontaneo per contrastare l'allevamento di cani da laboratorio Green Hill. Ora questo lager è chiuso, ma le battaglie contro la vivisezione continuano perchè se è vero che qui in Italia non si possono più allevare beagle per esperimenti, è altrettanto vero che si continua ad utilizzarli e ad ucciderli (per es a Verona). Sono quasi un milione all'anno solo in Italia gli animali vivisezionati!

Impegnarsi e unire le forze contro questa vergogna è alla portata di tutti. Basta volerlo! La chiusura di Green Hill e il salvataggio dei quasi 3000 beagle in esso rinchiusi sono la prova che se ci si impegna fino in fondo all'anima qualcosa di concreto e di tangibile lo si ottiene. Il nostro desiderio è che in ogni città, in ogni paese, ovunque, ci siano gruppi che prendano coscienza di queste atrocità e ci mettano la faccia per denunciarle come abbiamo fatto e facciamo noi. Basta un banchetto in piazza, un cartello, qualche volantinaggio. Tutte cose semplici ma indispensabili per sensibilizzare gli indifferenti. Ciò che ci ha sempre contraddistinto e di cui andiamo fieri è la determinazione e la passione per un ideale, che poi è anche un obiettivo concreto: sconfiggere la vivisezione e restituire dignità sia agli animali massacrati ogni giorno nei laboratori, sia a noi esseri umani che di "umano" a volte abbiamo ben poco. 

Cogliamo l’occasione per lanciare un appello ai media, che con puntualità e professionalità hanno seguito le vicende di Green Hill fino all'epilogo felice della sua chiusura; chiediamo loro di continuare ad occuparsi di questa tematica di estrema attualità e importanza. Nonostante il recepimento in senso restrittivo della direttiva europea sulla S.A. e il divieto di allevamenti come Green Hill in Italia, purtroppo l'utilizzo di animali come i beagle (ma anche primati e tantissime altre specie) è ancora consentito: semplicemente ci si procura le cavie all'estero. Ciò, almeno, sino a quando verrà modificata la direttiva predetta grazie all'iniziativa europea denominata "Stop Vivisection" con cui un milione di cittadini europei chiedono di abolire il modello animale dalla ricerca e di investire in progetti di ricerca sostitutivi con risultati migliori per l'Uomo ed eticamente accettabili.

Da qui l’importanza di diffondere e sostenere il progetto Italia senza vivisezione. 

ITALIA SENZA VIVISEZIONE è un progetto che si basa su alcuni contributi specifici di scienziati, giuristi ed economisti e sull’aiuto straordinario di attivisti contro la vivisezione.
La base del progetto infatti sono una serie di tavoli, coordinati a livello regionale ma gestiti in modo autonomo a livello comunale, con l’obiettivo di informare la popolazione dell’arretratezza scientifica dell’uso di animali e di fornire alternative tecnologicamente avanzate per coloro che volessero contribuire economicamente alla ricerca scientifica. 

E’ necessario non abbassare la guardia affinchè l'opinione pubblica sia informata del fatto che la vivisezione non è finita con Green Hill e che la strada da percorrere per una ricerca eticamente e tecnologicamente evoluta è ancora irta di ostacoli. Ostacoli che il pacifico movimento antivivisezionista presente in tutta Italia 
e Europa, con banchetti, presidi, cortei e eventi scientifico-culturali come il nostro, si impegna a superare per il bene di tutti gli esseri viventi.
Comitato Montichiari contro Green Hill








altre immagini qui: foto serata 24.05.2014

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