sabato 17 ottobre 2015

PRESIDIO DAVANTI ALL'ASL - SEQUESTRO MACELLO DI GHEDI

Ringraziamo tutte le persone che hanno contribuito con la loro presenza a dare un segnale forte e chiaro sulla vicenda scandalosa del macello sequestrato il 7 ottobre scorso a Ghedi, grazie all'ottimo lavoro della Procura di Brescia e del Corpo Forestale di Brescia. Terribili e gravi maltrattamenti ai danni degli animali già sottoposti ad un immane stress emotivo perchè destinati alla macellazione e addirittura agonizzanti trattati come oggetti, presi a bastonate e trascinati per le zampe con catene e chissà quali altre atrocità, tutte filmate dalle microcamere piazzate all'interno del macello e ora al vaglio della Magistratura.
Con il nostro presidio abbiamo voluto tenere accesa l'attenzione su questo caso squallido di maltrattamenti sistematici ai danni degli animali e altri reati gravi, che vede coinvolti, stando a quanto appreso dai giornali, anche 2 veterinari dell'ASL.
Noi pretendiamo GIUSTIZIA E VERITA' per gli animali e rispetto della vita. In attesa che la società civile compia un'evoluzione etica più completa e prenda coscienza che si può vivere bene senza sfruttare gli animali, chiediamo almeno rispetto per gli animali che purtroppo ogni giorno vengono condotti ai mattatoi per essere uccisi a scopi alimentari. Non accettiamo che vengano perpetrati atti di maltrattamento così vili e crudeli su creature indifese e pretendiamo severi controlli su chi opera nei macelli e quindi dovrebbe vigilare per far rispettare quel minimo di regole che disciplinano le varie fasi della macellazione. Pretendiamo che i controlli siano precisi, puntuali, zelanti, efficaci ed efficienti ma soprattutto che siano preventivi affinchè si possano evitare condotte ambigue o negligenti da parte di chi opera in settori così importanti come la Sanità. Solo quando irregolarità così gravi non esisteranno più, allora e solo allora si potrà dire che i controlli funzionano ottimamente.
Non serve chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati, se ci consentite un pizzico di ironia.
Di seguito riportiamo il nostro comunicato stampa. Seguiremo passo dopo passo questa vicenda e se sarà necessario torneremo davanti all'ASL o davanti al macello di Ghedi per difendere i più indifesi, gli animali.

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SEQUESTRO MACELLO DI GHEDI - COMUNICATO STAMPA
Il giorno 7 ottobre 2015, la Procura di Brescia ha chiesto e ottenuto il sequestro del macello Italcarni di Ghedi (BS). I reati contestati sono molteplici e tutti gravi: maltrattamento di animali, adulterazione di alimenti, frode nell'esercizio del commercio, falso in atto pubblico e smaltimento illecito di rifiuti. 
Fino ad ora gli indagati sono sei e tra questi vi sono anche due veterinari dell’ASL di Leno.
A parte il discorso igienico-sanitario della carne infetta che pare venisse tranquillamente certificata e messa in vendita (con evidente pericolo e danno per i consumatori), per noi è ancor più grave e scandaloso che animali stremati e già in agonia venissero sistematicamente sottoposti a maltrattamenti crudeli e gratuiti prima di essere macellati, in spregio delle rigorose normative nazionali ed europee che regolamentano il benessere animale e la macellazione. 
Dai giornali abbiamo appreso particolari sconcertanti: “bovini agonizzanti trascinati sul pavimento agganciati a delle catene, presi a bastonate per entrare all’interno del macello. Ma addirittura sollevati di peso con i bracci meccanici dei muletti e infilzati in un bagno di sangue”.
Pretendiamo giustizia e verità per gli animali e che venga fatta piena chiarezza: fatti del genere non dovranno ripetersi mai più né a Ghedi né in nessun altro macello d’Italia! Chiediamo che vi sia maggiore trasparenza e fermezza negli Enti preposti a settori delicati e essenziali come la Sanità. Chiediamo che i vertici eseguano controlli capillari e severi sull’operato dei loro dipendenti. Fortunatamente molti professionisti sono persone integerrime al servizio della collettività e a loro va la nostra stima, ma per quelli che non hanno svolto il proprio lavoro in coscienza e nel rispetto della deontologia professionale, una volta riconosciuti colpevoli dalla Magistratura, chiediamo punizioni esemplari. 
Per noi che siamo contrari all’uccisione degli animali e promuoviamo una cultura nuova, basata sull’alimentazione vegana e su uno stile di vita cruelty free, è inaccettabile che si chiudano gli occhi e si lascino commettere simili atrocità. Non vogliamo che diventi prassi diffusa nei mattatoi infierire sugli animali così detti “da carne” e chiediamo un segnale forte e chiaro perché una buona parte della società civile non è più disposta a tollerare simili abomini! 
Vogliamo il rispetto delle Leggi ma ancor più pretendiamo rispetto per gli esseri viventi, di tutte le specie, compresi quelli allevati per essere macellati. 
Per questi motivi il Comitato Montichiari contro Green Hill organizza un presidio sabato 17 ottobre 2015, ore 15.00-17.00, in viale Duca degli Abruzzi, a Brescia, davanti all'ASL per chiedere GIUSTIZIA E VERITA' su questo scandalo che vede ancora una volta gli animali trattati alla stregua di oggetti e non di soggetti senzienti quali essi sono! 
Ringraziamo per la cortese attenzione 
COMITATO MONTICHIARI CONTRO GREEN HILL

Un ringraziamento va ai media che con sensibilità e coraggio stanno dando sempre più spazio alle vicende come questa, dimostrando che c'è attenzione anche per gli animali e per quella parte di società civile che vuole il Cambiamento.

Chiudiamo con una frase di Gandhi, il padre della non violenza, "Il nostro prossimo è tutto ciò che vive".






























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